Arrivederci al prossimo progetto

ritratto gruppo
Cari amiche ed amici,
il nostro progetto è terminato. Siamo rientrati a casa dopo aver percorso 9.300 km attraverso undici Paesi, dopo 5 repliche dello spettacolo “The trip”, 2 progetti laboratoriali di otto giorni con 2 spettacoli multimediali conclusivi in 2 Paesi…
Prijedor, Lijubja, Kraljevo, Peja, Vitomirica, Tserovani, Tbilisi, Gyumri, Yerevan. In ogni luogo incontri importanti, persone speciali.
Siamo tornati con il ricordo di tanti visi accoglienti, di molta ospitalità e di autentico scambio.
Con l’augurio di incontrarci presto e con un grande grazie,

un abbraccio dall’Officina del sorriso
Sara, Erica, Paola, Stefano, Laura e Riccardo

Dear friends,
our project is over. We are now back home, after 9.300 km, 11 different countries, 5 shows, 2 workshops’ projects and 2 final shows in 2 different countries… and so on.
…Prijedor, Lijubja, Kraljevo, Peja, Vitomirica, Tserovani, Tbilisi, Gyumri, Yerevan. In every place important meetings, special people.
We have in mind all your smiles, your exquisite hospitality and heartily welcome. We thank you once more for this chance to exchange feelings, cultures and experiences.
We hope you liked it, you will be in our hearts.

A big hug from all of us.

Qui i link per continuare a viaggiare…/Keep traveling….

blog tematico/blog diary

galleria fotografica su Flickr/set on Flickr

playlist su Youtube/Youtube project playlist

tracce/some tracks on FB

twitter:
#officinadelsorriso

e la MAPPA DEL VIAGGIO

see you soon…

Armenia, finalmente

Finalmente Armenia
Armenia, finalmente. La meta finale del nostro viaggio. Ci appare in una giornata inizialmente nebbiosa. I colori della sua terra aspra ed affascinante si rivelano a poco a poco. Terra antica, millenaria. Greggi isolate nelle distese dell’altopiano, pastori a cavallo, cani che ci seguono con lo sguardo, stormi danzanti di uccelli migratori.
Paesaggio Armenia
C’e’ ancora un senso di scoperta in noi, non pensiamo al ritorno, ma a raggiungere Gyumri, una citta’ dell’Armenia nordoccidentale, ad altitudine 1.500 m. La citta’, duramente colpita dal terremoto del 1988 e’ famosa per aver dato i natali al maestro spirituale Georges Ivanovič Gurdjieff.
Quartiere antico di Gyumri Armenia
Qui siamo ospiti del Dott. Antonio Montalto, Console onorario d’Armenia e fondatore della Fondazione Family Care, presso Villa Kars. “…Tra i progetti più ambiziosi della fondazione Family Care la promozione turistica, dedicata alla relazione integrata, proprio perchè Antonio Montalto crede che anche attraverso il turismo si possa instaurare un nuovo dialogo tra Armenia e Turchia, unite da una comune cultura ma divisi dai residui di odio dal genocidio.”
Villa Kars a Gyumri
Grazie alla Fondazione Family Care e anche all’aiuto del Dott. Pietro Kuciukian, scrittore e giornalista, entriamo in contatto con Madre Arussiag, che dirige l’Istituto Our Lady of Armenia Boghossian Education Centre. Il centro e’ una istituzione socio-educativa che si occupa di sfamare e sostenere gli orfani e i bambini svantaggiati.
Incontro con madre Arusiak nel centro orfani di Gyumri Armenia
E’ qui che si svolge il nostro ultimo spettacolo, all’interno di un bellissimo teatro. Grazie anche alla collaborazione di Anahit, giovane professoressa di inglese e spagnolo impiegata presso la Fondazione Family Care, presentiamo al pubblico di Gyumri “The trip”, portando una nota di colore nell’ormai freddo altopiano armeno.
Spettacolo the trip a Gyumri Armenia 4
Ma e’ a Yerevan dove davvero concludiamo il nostro viaggio: sulla Komitas Avenue, nell’ex Hotel Praha-Arabkir. L’edificio ospita numerose famiglie di profughi armeni, provenienti dal Nagorno Karabagh, regione contesa da armeni ed azeri nella guerra degli anni Novanta, e di sfollati di Baku in Azerbaijan. Vivono in piccole stanze singole, spesso con un solo letto e un divano accanto alla cucina.
Il mio contatto e’ Manushak, una donna armena che, dopo una parentesi di sette anni a Mosca, e’ tornata all’albergo-casa di Yerevan con in suoi due bambini per trascorrervi l’inverno.
Un incontro davvero speciale Yerevan Armenia 5
Improvvisiamo una festicciola con canti e danze, nell’umanita’ di questi piccoli spazi, dove l’ospitalita’ e’ un valore primario.
Siamo visibilmente commossi e quasi increduli, perche’ sembra che qui si incarni l’essenza del nostro messaggio: viaggiamo attraverso i paesaggi, le persone e l’arte; l’arte e’ relazione, valica i confini, avvicina i cuori.
Un incontro davvero speciale Yerevan Armenia 1

I video di Tserovani


Questo è il primo dei tre film girato a Tserovani, nel campo profughi di guerra in Georgia.
Il film, di Ani e Tamta, è il racconto di una ragazza che scopre di voler diventare fotografa e inizia a studiare per coltivare il suo progetto di vita.
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885


“Magida”, di Beqa e Giorgi, un termine che in georgiano e in basco significa “tavolo”; qui si narra dell’incontro di due culture intorno al tavolo di un caffè.
Film girato a Tserovani, nel campo profughi georgiano. Officina del sorriso on the road
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885


“Tserovani’s News”, di Levani, Mari, Kety, Tamta, mostra quattro servizi giornalistici sui problemi concreti del villaggio, sulla memoria dei suoi abitanti e sulle speranze per il futuro, curati da una giovanissima redazione.
Girato a Tserovani, Georgia dall’Officina del sorriso
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885

Libri in viaggio

Arco (Italia)-Tbilisi (Georgia).
4000 km percorsi.
10 Paesi attraversati.
Un’infinità di dogane col fiato sospeso…

Questo è il viaggio e questi sono i numeri dei 141 libri, racchiusi in 4 scatoloni che la Biblioteca Civica di Arco ci ha affidato dall’Italia, da portare in dono al Centro Culturale Italiano di Tbilisi.
Consegna dei libri italiani Centro Culturale italiano a Tbilisi Georgia
Manana Siprashvili, vicedirettrice del Centro, ci aspetta sorridente insieme a numerosi giovani universitari georgiani, che durante l’anno scolastico frequentano un corso di lingua italiana.
Visita al Centro Culturale italiano a Tbilisi Georgia
Il Centro Culturale Italiano nasce grazie ad un’iniziativa della nostra concittadina Maura Morandi, che ha lanciato nel 2006, insieme alla Biblioteca “B.Emmert” di Arco e la Biblioteca civica di Riva del Garda, il progetto “Un libro per la Georgia” che prevedeva l’allestimento di una biblioteca in lingua italiana a Tbilisi per favorire la promozione della nostra lingua e cultura. La sede del Centro Culturale Italiano si trova in un’aula dell’Università Statale di Lingue e Culture straniere “Ilya Chavchavadze” e durante l’anno vengono organizzate diverse attività tra cui letture, cineforum, manifestazioni musicali e teatrali in lingua italiana.
Manana Siprashvili vicedirettrice del Centro Culturale italiano a Tbilisi Georgia prende in consegna i libri donati dalla Biblioteca B.Emmert di Arco TN
L’arrivo dei libri viene accolto con una grande ovazione. Manana non riesce proprio ad aspettare la fine del nostro incontro per aprire i pacchi e scoprire i nuovi volumi che arricchiranno la biblioteca del centro. I tredici studenti georgiani presenti ci chiedono dell’Italia, del nostro progetto, del viaggio, se ci piace la Georgia… e tutto rigorosamente in lingua italiana!! E’ uno scambio piacevole ed allegro. Dopo più di un ora concludiamo il nostro incontro cantando tutti insieme sulle note di Andrea Bocelli e “Bella ciao”.

È proprio vero, ancora una volta è la musica che unisce i giovani del mondo!!!