I video di Tserovani


Questo è il primo dei tre film girato a Tserovani, nel campo profughi di guerra in Georgia.
Il film, di Ani e Tamta, è il racconto di una ragazza che scopre di voler diventare fotografa e inizia a studiare per coltivare il suo progetto di vita.
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885


“Magida”, di Beqa e Giorgi, un termine che in georgiano e in basco significa “tavolo”; qui si narra dell’incontro di due culture intorno al tavolo di un caffè.
Film girato a Tserovani, nel campo profughi georgiano. Officina del sorriso on the road
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885


“Tserovani’s News”, di Levani, Mari, Kety, Tamta, mostra quattro servizi giornalistici sui problemi concreti del villaggio, sulla memoria dei suoi abitanti e sulle speranze per il futuro, curati da una giovanissima redazione.
Girato a Tserovani, Georgia dall’Officina del sorriso
http://www.officinadelsorriso.org/blog/?p=25592885

Georgia

Dopo cinque giorni di viaggio, con una media di dieci ore di macchina al giorno e oltre 2.700 chilometri alle spalle, arriviamo in Georgia, dove ripartono i nostri workshop.
Alloggiamo nella capitale Tbilisi e lavoriamo a Tserovani, che si trova a circa 30 km dalla città.
Tserovani campo profughi Georgia
Tserovani è un campo profughi, costruito nel 2009 dall’Unione Europea insieme al Governo Georgiano, che accoglie circa 6000 rifugiati, provenienti per lo più dalle aree occupate al confine con l’Ossezia del Sud come Akhalgori, Tskhinvali, Samachablo, dopo l’invasione russa del 2008.
“Duemila case prefabbricate, uguali nelle dimensioni e nel colore, disposte in file parallele, su un’area di circa due chilometri quadrati, danno ospitalità ad intere famiglie, costrette a ricostruirsi una vita lontane dalla propria terra…” raccontano Gvantsa e Khato, le due scout georgiane che ci affiancano come interpreti ed assistenti in questa tappa.
Centro scolastico Public school 3 Tserovani Georgia
A Tserovani c’è un’unica scuola che include le primarie, medie e superiori, una palestra, un campo sportivo, qualche supermercato e farmacia e poco più. Si può notare una serra in fase di costruzione, che permetterà la coltivazione in loco di frutta e verdura.
Inizio laboratori di Tserovani Georgia
I partecipanti ai nostri workshop, circa 30 ragazzi e ragazze, ci aspettano all’interno del complesso scolastico “Public School N.3” che accoglie quasi mille scolari. Veniamo accolti da tanti sorrisi e sguardi interessati e, dopo una breve presentazione del progetto “Officina del Sorriso”, si formano i gruppi e iniziano i lavori.
Laboratorio di giocoleria Tserovani Georgia
Giocoleria e acrobatica: si prenda un chilo di riso bianco, palloncini colorati, carta stagnola a volontà e si mescoli il tutto con grande creatività e pazienza….e voilà le palline sono pronte. È così che Riccardo apre la sua prima lezione, guadagnandosi da subito la simpatia di una decina di allievi.
Lezioni di musica Tserovani Georgia
Musica: Laura apre il workshop, invitando i ragazzi e le ragazze a presentarsi attraverso il movimento corporeo e il canto. Dopo pochi minuti l’imbarazzo si scioglie e alla fine della lezione escono tutti canticchiando soddisfatti.
Video: con uno scambio di idee e punti di vista sul tema del viaggio i ragazzi, insieme a Stefano e Sara, sviluppano tre storie che racconteranno, la ‘loro’ Tserovani.
Riprese a Tserovani Georgia
Teatro: è la classe più numerosa ed Erica, nonostante la difficoltà della traduzione, inizia a raccontare il poema dell’Odissea. Attraverso esercizi corporei e improvvisazioni teatrali, avvicina in modo naturale e coinvolgente i partecipanti alla figura dell’eroe Ulisse.
Lezioni di teatro a Tserovani Georgia
Ci auguriamo che il nostro lavoro a Tserovani possa essere un contributo e un incoraggiamento per la crescita delle nuove generazioni, dopo il brutale sradicamento dalla terra natale. Gvantsa e Khato confermano l’importanza del nostro progetto, una piccola scintilla creativa: “È una nuova grande esperienza per questi ragazzi, che solitamente non hanno la possibilità di incontrare gente straniera e lavorare con artisti come voi. Per questi giovani la vita a Tserovani è sempre uguale e monotona. Quindi il vostro progetto rappresenta uno stimolo personale, uno strumento di crescita oltre che un diversivo piacevole e divertente.”